L'uscita o meno della Grecia dalla zona euro avrà conseguenze non solo sul settore economico, ma anche sul comparto immobiliare. Ecco quali sono i possibili scenari che si aprono per proprietari di case e investitori interessati nel mattone ellenico, secondo l'analisi del responsabile dell'Ufficio studi di idealista Vincenzo de Tommaso.
La crisi e le misure di austerity imposte dalla BCE, il Fondo Monetario e l'UE hanno prodotto un graduale impoverimento della popolazione (in particolare del ceto medio), con un incremento della disoccupazione che è salita al 27% producendo di fatto il crollo delle compravendite e dei prezzi delle case calati mediamente del 40% ad oggi.
In questo contesto sono 2 gli scenari per i proprietari di case greci, entrambi non positivi a medio termine:
• Se la Grecia resterà agganciata all'area euro vivrà ancora anni di austerity e quindi di lenta discesa dei prezzi fino a quando gli stessi incontreranno le ridotte disponibilità dei compratori.
• Se la Grecia non resterà nell'euro allora il crollo del valore degli immobili sarà drastico nel passaggio alla nuova dracma.
La crisi greca può diventare un'opportunità per qualcuno. Gli investitori stranieri e "locali" andranno alla ricerca dei migliori prodotti che offre il mercato attratti dai prezzi stracciati e dalle ottime prospettive di rendimento degli immobili.
Un consiglio per chi volesse invetire nel mattone ellenico, è scegliere abitazioni ben posizionate, soprattutto case storiche messe o da mettere a nuovo in contesti bene abitati. Atene, Salonicco e le Isole sono le migliori opzioni
Di contro non prevediamo un forte interesse da parte dei Fondi d'investimento immobiliare per via dei rischi politici, economici e di mercato in un Paese che dovrà avviare una ricostruzione piena di incognite.