Il Consiglio direttivo della Bce ha deciso di aumentare di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento. Di conseguenza, il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principale e i tassi di interesse sulla linea di rifinanziamento marginale e sulla linea di deposito saranno aumentati rispettivamente al 3,75%, 4,00% e 3,25% a partire dal 10 maggio 2023. Quali saranno le conseguenze dell'aumento dei tassi Bce sulle rate del mutuo?
Le prospettive di inflazione continuano ad essere troppo elevate per troppo tempo, si legge nella nota alle decisioni di politica monetaria della Bce. L'inflazione complessiva è sì diminuita negli ultimi mesi, ma le pressioni sottostanti sui prezzi rimangono forti. Allo stesso tempo, da un lato i precedenti aumenti dei tassi si trasmettono con forza alle condizioni finanziarie e monetarie dell'area dell'euro, ma dall’altro le ricadute sull'economia reale rimangono incerte.
Anche in futuro quindi il Consiglio Direttivo si assicurerà che i tassi ufficiali si muovano coerentemente all’avvicinamento dell’inflazione all’obbiettivo del 2 per cento nel medio termine, rimanendo su livelli consoni per tutto il tempo necessario.Anche secondo il Codacons l’aumento dei tassi d'interesse di 25 punti base deciso dalla Bce potrebbe rappresentare un aumento da 20 euro a rata per le famiglie italiane che hanno acceso un mutuo a tasso variabile.
Il mercato dei mutui, osserva l’associazione, vale in Italia 426 miliardi di euro e occorrerà attendere le prossime settimane per capire come risponderà al rialzo dei tassi. Negli ultimi giorni l'Euribor, indice di riferimento dei mutui a tasso variabile, si è attestato attorno al 3,09% per quello a 1 mese, 3,27% quello a 3 mesi: se l’aumento deciso dalla Bce dovesse essere traslato interamente sul mercato, l’Euribor salirebbe a quota 3,34% (quello a 1 mese), 3,52% quello a 3 mesi.
Considerata una fascia media di mutuo a tasso variabile di importo compreso tra i 125mila e i 150mila euro, per una durata di 25 anni, ossia l’importo più richiesto in Italia da chi accende un finanziamento per l’acquisto di una casa, la rata mensile è destinata quindi a salire tra i 15 e i 25 euro per effetto della decisione odierna della Bce. Se però si considerano tutti gli incrementi imposti dalla Banca Centrale Europea a partire dallo scorso anno, la rata mensile di un mutuo a tasso variabile salirà complessivamente tra i 225 e i 295 euro rispetto a quanto pagato nel 2021, con aumenti per le famiglie compresi tra i 2.700 e 3.540 euro all’anno.Come saranno i tassi dei mutui nel 2024? Per provare a prevedere l'andamento dei tassi di interesse sui mutui nei prossimi mesi occorre considerare che gli aumenti dei tassi Bce continueranno fino a che l'inflazione sarà prevista al rialzo. Nella nota del Consiglio direttivo dello scorso 16 marzo 2023, le previsioni sull'inflazione erano in media del 5,3% nel 2023, al 2,9% nel 2024 e al 2,1% nel 2025. Si può quindi ipotizzare che il massimo negli aumenti dei tassi di interesse Bce sarà raggiunto quest'anno. Nei prossimi mesi, più verosimilmente a partire dal prossimo anno, potremmo iniziare a vedere un calo dei tassi Bce, e di conseguenza dei tassi dei mutui.