CASA DI PROPRIETA' EQUIVALE A 17 ANNI DI AFFITTI

Aprile 2019

Acquisto o affitto, cosa conviene? È la domanda alla quale ognuno cerca di dare riposta, ma spesso la valutazione può rivelarsi del tutto soggettiva. Basandosi sui dati elaborati dal proprio ufficio studi, relativi ai prezzi al metro quadro degli immobili in vendita e in affitto – dati riferiti al 4 trim. 2018 -, idealista ha calcolato quante annualità di locazione occorrerebbero per acquistare casa agli attuali valori di mercato. Dalla simulazione è emerso che in Italia servono mediamente 17,4 anni di affitti per comprare casa, contro i 18,7 di due anni fa, risultato di uno studio analogo.

Nello specifico, Salerno (24,3 annualità) è la città dove occorrono più anni di affitto per acquistare casa, di contro Biella (12,1 anni) è la città dove si compra nel minor tempo di locazione. Interessante soffermarsi sul capoluogo meneghino: a Milano, infatti, sono necessari 15,4 anni di locazione per l’acquisto di una abitazione. Ciò è certamente correlato al boom degli affitti, anche a fronte di un incremento dei prezzi tendenziali dopo EXPO. Roma si trova leggermente sopra la media nazionale, con un numero di annualità pari a 19,3. Molto più alto, invece, il numero di anni che occorrono per comprare casa a Napoli, ben 22,4 anni per gli acquirenti campani.

Per chi investe nel mattone, le piazze con i rendimenti più elevati, almeno sulla carta, sono Biella (8,1%) e Taranto (8%). Fanno da contraltare, i rendimenti a basso indice di attrattività di Salerno (4.1%), seguita da Venezia, Caserta e Siena con il 4.2%. Tra i principali centri, Milano e Torino, con il 6,5% e il 6,2%, fruttano le rendite più interessanti; investimenti meno profittevoli a Roma (5,2%) e Napoli (4,5%).

Secondo Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’Ufficio Studi di idealista, “questa analisi non ha la pretesa di dire se comprare casa convenga o meno rispetto all’affitto. Troppi sono i fattori che influiscono sulle decisioni d’acquisto, molti dei quali soggettivi, e poi andrebbero sempre tenuti in considerazione i costi iniziali e gli interessi su un eventuale mutuo che gonfiano ulteriormente il prezzo finale. A ogni modo questo indice può servire a orientare le scelte degli utenti nel perenne duello tra l’affitto e l’acquisto, dove è difficile stabilire un vincitore, e forse non c’è”.

“Vale la pena notare come, agli estremi della tabella, i mercati caratterizzati da minore dinamismo sono quelli dove c’è più squilibrio tra prezzi e canoni d’affitto - spiega De Tommaso -. Più le annualità per l’acquisto della casa si avvicinano alla media nazionale, più il mercato di riferimento è dinamico e meno rischioso sotto il profilo dell’investimento”.